Ecco è arrivato VentiVentuno e ci trova sfiniti e pieni
di aspettative, imbozzolati tra nostalgia e speranza. Finirà la pandemia? E quando
finirà? E i vaccini? E il lavoro? E i viaggi? Gli amori? Il cinema e il teatro?
I ristoranti e i bar? Le passeggiate senza meta anche nella città silenziosa? Siamo
pieni di domande anno nuovo, avrai delle risposte?
L'anno nuovo
È inverno, anno nuovo.
Nessuno ti conosce.
Via dalle stelle, dalla pioggia della luce,
giaci sotto il clima delle pietre.
Non c’è alcun filo che ti riconduca qui.
Gli amici s’assopiscono nel buio
del piacere e non possono ricordare.
Nessuno ti conosce.
Sei il vicino del nulla.
Non vedi la pioggia e l’uomo che s’allontana a piedi,
il vento sudicio che soffia le proprie ceneri per la
città.
Non vedi il sole che trascina la luna come un’eco.
Non vedi il cuore ferito andare in fiamme,
i crani degli innocenti farsi fumo.
Non vedi le cicatrici dell’abbondanza, gli occhi senza
luce.
È finita. È inverno, anno nuovo.
I mansueti trascinano la propria pelle in paradiso.
I disperati soffrono il freddo con quelli che non hanno
nulla da nascondere.
È finita e nessuno ti conosce.
Luce di stella alla deriva su acqua nera.
Vi sono le pietre nel mare che nessuno ha visto.
C’è una riva e la gente aspetta.
E niente ritorna.
Perché è finita.
Perché c’è silenzio invece di un nome.
Perché è inverno, anno nuovo.
Resisteremo? Resisteremo? Questa è la domanda, a te le
risposte, anno nuovo.
Questa nuova Cronaca 299 è la prima Cronaca dagli anni
senza Carnevale, sono passata al plurale perché, al momento andiamo in
continuità con l’anno vecchio. La poesia è di Mark Strand, tratta da L'inizio
di una sedia, a cura di Damiano Abeni, Donzelli editore 1999.
The New Year
It is winter and the
new year.
Nobody knows you.
Away from the stars,
from the rain of light,
you lie under the
weather of stones.
There is no thread to
lead you back.
Your friends doze in
the dark
of pleasure and
cannot remember.
Nobody knows you. You
are the neighbor of nothing.
You do not see the
rain falling and the man walking away,
the soiled wind
blowing its ashes across the city.
You do not see the
sun dragging the moon like an echo.
You do not see the
bruised heart go up in flames,
the skulls of the
innocent turn into smoke.
You do not see the
scars of plenty, the eyes without light.
It is over. It is
winter and the new year.
The meek are hauling
their skins into heaven.
The hopeless are
suffereing the cold with those who have nothing to hide.
It is over and nobody
knows you.
There is starlight
drifting on the black water.
There are stones in
the sea no one has seen.
There is a shore and
people are waiting.
And nothing comes
back.
Because it is over.
Because there is
silence instead of a name.
Because it is winter
and the new year.
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