venerdì 14 maggio 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/432. Una Cronaca cronachistica in assenza di poesia

 

 


Aspetto ogni anno con trepidazione la seconda metà di maggio perché i “ragazzini gelsomini” fioriscono. Così sono passata nella loro via nel tardo pomeriggio e ho trovato i primi due fiori sbocciati e profumati. Non so perché, ma il buon umore alla vista di questa fioritura è garantito. Che altro raccontare di questa giornata di una finta primavera? A Ovest il cielo è nero e sembra che porterà la pioggia. Però questa mattina presto il clima era magnifico, fresco, soleggiato e luminoso. Alle sette, quando sono uscita, non c’era in giro nessuno, così ho fatto la prima passeggiata in perfetta solitudine e allegria. A parte un lieve fastidio in zona puntura, il vaccino non mi ha causato, al momento, altri effetti. Così, sempre preda della contentezza per i gelsomini, ho prolungato la passeggiata sino alla Feltrinelli di piazza Piemonte dove ho comprato un mucchio di libri, tra cui la biografia di Gabriele D’Annunzio scritta da Piero Chiara che vorrei leggere prima di andare a vedere il film Il cattivo poeta con Sergio Castellitto. Degli altri libri scriverò poi, adesso non avrei molto da dire, se non i titoli. Tra le notizie di cronaca spicciola di questi giorni, mi ha fatto sorridere la storia della famiglia di cinghiali che ha rubato la spesa a una signora appena uscita dal supermercato e la storia dell’ostetrica Maria Pollacci, novantaseienne che ha fatto nascere ottomila bambini.

E poi che altro è successo oggi? Ecco, sì, ho fatto una chiacchierata con Francesca, giovane vicina di casa e volontaria al Palazzo delle Scintille che ieri mi ha riconosciuta e invece io non ho riconosciuto lei. Mi sono arrabbiata di nuovo con la nuova vicina di casa che mi aveva assicurato che i lavori di demolizione nel suo appartamento fossero finiti e invece non è vero – è da gennaio che ci sono cantieri aperti nel palazzo e nei dintorni, un vero inferno sonoro che non sopporto più. I geni delle ristrutturazioni, e quelli del Comune che li hanno autorizzati a partire con i lavori in piena zona rossa e relativo lockdown, hanno sventrato appartamenti e negozi che non ne avevano bisogno, ma si sa, ognuno ha un suo stile da mantenere e di certo gli sgravi fiscali aiuteranno molto questi lavori.

Oggi sono molto brontolona, ho voluto fare questo esperimento di una Cronaca cronachistica, senza riflessioni e speculazioni, senza ricordi e poesie. Ma non credo che accadrà più, preferisco le mie passeggiate poetiche per la città silenziosa e nelle terre ai piedi delle Montagne della Nebbia, le poesie che si intrufolano ovunque, i quadri da contemplare e fantasticare. Così, anche se oggi per questa Cronaca 432 di venerdì 14 maggio del secondo anno senza Carnevale non ho né una storia, né una poesia relative a un quadro di Andrey Remnev, è ancora lui che scelgo per la copertina.

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