Ogni cuore
contiene un paesaggio, ogni vento è un respiro che attraversa il petto, ogni
tetto è una casa. Le gemelle bevono tè e dipingono su grandi tele paesaggi e
cieli che non hanno mai visto. Fuori dal cancello c’è ancora l’uomo che è
rimasto incantato dalla ragazza addormentata, forse potrebbero farlo entrare in
giardino e chiedergli perché continua a fissare la sorella di pietra. Cambierebbe
il suo punto di vista se vedesse anche loro due?
Lo sguardo
di un artista è sempre un punto di vista, una mediazione tra quello che vede e
quello che sente. Paesaggi ignoti fioriscono sulle tele, i tetti sono rossi e
angeli d’oro svettano in cima alle cupole delle cattedrali. Le gemelle decidono
che non è ancora il momento di far entrare in casa il giovane sconosciuto. Quando
finiscono di bere il tè posano su un cavalletto vuoto il quadro che hanno
deciso di copiare: tre gemelle, due paesaggi, un arcobaleno e cinque rondini. Ciascuna
copierà il dipinto senza guardare cosa sta facendo l’altra. Potranno fare una
sola variazione e poi confrontare le loro opere. Accadrà anche oggi che la
variazione sarà la stessa? Vorrebbero incontrare quel pittore che le ritrae
senza averle mai viste, forse scoprirebbero cose di se stesse che ancora non
sanno. Così come non sanno che l’uomo al cancello è proprio quel pittore, che
il destino lo ha portato a visitare la loro città e a scoprire che le fanciulle
che lo visitano in sogno da quando era ragazzino, esistono anche fuori dal suo
teatro onirico.
Inseguire il tuo silenzio
Appare un
arcobaleno nel
cielo
senza pioggia, sopra
la terra
che sembra riarsa,
ma è
solo il colore del grano
maturo
che aspetta la mietitura.
Esiste quella
città con i tetti
rossi? Sì,
esiste a un miglio
esatto
tra il mio cuore e
il tuo
ricordo, là dove quel
fiume di
cobalto precipita
nell’oceano
e ogni viso
è solo
una polaroid stanca
dei suoi
colori degli anni
Settanta.
Ci sono angeli
Con le
ali d’oro e le vesti
turchine,
ci sono le perle
tutte
uguali, giorni d’infanzia
perfetti
che abbiamo dimenticato,
ci sono
le poche rondini che
scendono
lungo la linea della
tua
spalla e io invano cerco
di
attirare la tua attenzione e
mi fermo
ad ascoltare quelle
campane
che ci chiamano
al
vespro serale. Non senti
come
corre il vento? Come
la sua
voce insegue questo
tuo
silenzio?
Dato che
le gemelle esitano, l’uomo che non è poi giovane come appare da lontano, entra
di nuovo nel giardino, si ferma ad ammirare la fanciulla addormentata che oggi
indossa un abito d’oro e di turchino e poi, spedito, va alla porta che è
aperta. Forse le gemelle lo stanno aspettando?
Continua
questa fiaba del pittore russo Andrey Remnev e delle gemelle che abitano nei
suoi quadri e in questa Cronaca 426 di sabato 8 maggio del secondo anno senza
Carnevale che è passato tra la contemplazione di alcuni dipinti e la scrittura
di questa nuova poesia.
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