martedì 8 giugno 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/457. Ci sono lettori felici: tutti

 


 

 


Anche oggi abbiamo avuto il nostro temporale, con tuoni e pioggia battente. Poi, alle sedici e trenta sono usciti i bambini da scuola e hanno gridato, cantato, fatto scoppiare piccoli petardi, lanciato palloncini colorati. Questo devono averlo fatto i bambini di quinta elementare perché i palloncini erano soprattutto a forma di cinque. È un momento di passaggio molto importante quello dalle scuole elementari alle scuole medie. Ricordo la trepidazione, il sentire che l’infanzia la stavo lasciando alle spalle, ricordo i primi mutamenti nel corpo perché l’adolescenza e gli ormoni si stavano impadronendo di me. Ho cercato in me quei ricordi e quelle sensazioni, il timore e l’esaltazione nel sapere che stavo diventano grande. Così, anziché brontolare tra me e me stessa per il rumore in strada, ho partecipato alla gioia di quei bambini sconosciuti e alla loro allegria, all’inizio delle vacanze, all’estate che è un libro appena iniziato e poi sono tornata ai miei libri e alla mia scrittura, facendo scorrere i fili delle ore per scegliere cosa portare in questa Cronaca 457. Non tutti i giorni è semplice tessere l’ordito di questa scrittura, a volte per sovrabbondanza, a volte per scarsità di idee e di immagini. Poi però, quando inizio a scrivere ritrovo sempre la trama della giornata e della Cronaca, il legame con tutte quelle che l’hanno preceduta e il desiderio di andare avanti ancora un pezzettino. A parte i bambini in strada, il pezzettino di oggi è tutto interiore. Sto rileggendo L’invenzione della solitudine di Paul Auster a distanza di decenni dalla prima lettura, è un libro bello e triste che mi piace come tutti i suoi libri. Ho anche ripreso in mano La voce a te dovuta di Pedro Salinas, le più belle poesie d’amore del Novecento. E poi, nello ziggurat dei libri speciali che leggo con passo lento e sottolineo e appunto, Le ripetizioni di Giulio Mozzi, Blu di Giorgia Tribuiani, Enne di Valentina Durante e il romanzo inedito di Simone Salomoni di cui non scrivo il titolo perché essendo, appunto un inedito, non so se posso farlo. Questi libri sono libri speciali da ogni punto di vista. Uno di questi è anche che conosco un po’ i loro autori grazie alla Bottega di Narrazione e il gusto della lettura, per quanto mi riguarda, viene accresciuto dalla conoscenza dell’autore. Ne scriverò via via che li avrò terminati e con grande piacere potrò condividere le mie impressioni da lettrice.

Poi ho ripreso in mano il materiale accumulato nel tempo per scrivere, sull'Enciclopedia delle Donne, la voce dedicata a Ursula K. Le Guin e mi rallegra sapere che la mia amica Rossana scriverà quella dedicata a Cristina Campo.

Così, alla fine, anche questo è un giorno trascorso in immersione nei libri e nelle storie e ci sto bene in questo mare profondo dove salto dentro e fuori come un delfino felice. Non riesco a ricordare un tempo in cui io non avessi un libro, un fumetto o un periodico in mano. La mia vita di lettrice è iniziata molto prima che io imparassi a leggere, perché anche guardare le figure è un modo di leggere e non si sa mai quale storia potrà venirne fuori.

Ecco, adesso posso tornare allo ziggurat di libri sulla scrivani e continuare la mia scalata, non c’è niente di meglio per chiudere questa giornata quasi estiva, martedì 8 giugno del secondo anno senza Carnevale, dove il gelsomino impazza e il suo profumo insegue le rondini in picchiata.

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