Un giugno così piovoso mi dà l’idea di una stagione mancata, così sogno un anno in cui le estati saranno due e il tempo sempre magnifico. Non che questa stagione monsonica non abbia i suoi momenti di bellezza, si può stare davanti alla finestra a contare le gocce di pioggia, ci si può strusciare contro il gelsomino mettendo in conto che ci si bagnerà moltissimo ma che il loro profumo si insedierà a lungo nel nostro naso. Quando ha smesso di piovere ho allungato il giro fino ai lembi estremi del quartiere, il tasso di umidità è mostruoso e l’effetto monsone garantito. Però i bar sono pieni, i giovani chiacchierano e ridono e questo mette allegria. Le scuole a Milano finiscono domani e saranno tre mesi di libertà per tutti gli studenti. L’ultima volta che ho fatto tre mesi di vacanze estive è stato quando avevo quattordici anni, poi ho sempre lavorato d’estate e ne andavo molto fiera. Ma l’inizio delle vacanze me le ricordo molto bene, era uno dei momenti più gioiosi dell’anno. E adesso? Cosa mi aspetto adesso?
Navigare nel mare dell’immaginazione
Così,
per affrontare questa nuova stagione
piena di
imprevisti, fingo di essere sulla
tolda di
una nave e di navigare in un mare
sconosciuto.
Incontreremo pirati?
Mostri marini?
Naufraghi? Isole misteriose?
È bello
non saperlo e lasciare che
il caso
ci faccia scegliere una rotta
o l’altra.
Arriveremo alla nostra
destinazione
dopo avere incontrato
Ulisse
che non ritorna, non ancora.
A volte
il viaggio stesso è la mèta,
non
bisogna temere i misteri delle
onde, né
i segreti delle stelle marine.
Laggiù,
dove l’acqua è profonda
giocano le
sirene e io sento il loro
canto
anche dalla tolda della mia
piccola
nave e sorrido.
Anche questa
sera leggerò pagine da libri nuovi e libri già letti, nella stessa disordinata
e progressiva confusione che mi permette di andare qua e là per terre e tempi
che, altrimenti, non avrei visto mai.
E invece,
questo lunedì 7 giugno del secondo anno senza Carnevale, una poesia curiosa ci
accompagna verso la notte che scende e verso la pioggia che riposa in questa
Cronaca 456.
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