Cerco
la parola, ma mi rispondo il mare, cerco nel vento e trovo solo nuvole e
nessuna voce. A volte bisogna smettere di pensare e lasciarsi andare alla pura
gioia dell’esistenza, del respiro, della luce.
Come un delfino in
acqua
Il
mare, il vento di maestrale,
il
cielo è specchio dei miei
pensieri,
il mare dei miei ricordi.
Passa
così, tra immagini e
sogni
un’altra giornata di sole
e
altrove, uno di quei giorni
dove
posso giocare a essere
il
mirto, il sale o il delfino
dal
dorso argenteo che torna
a
riva a chiamarti per giocare,
e
tu sei già oltre il profilo delle
onde
e ridi.
Certe giornate estive sono così, dove filiamo le ore del giorno prima che la luce sorga e dove tessiamo il nostro telo alternando il colore della rosa a quello del mirto. Il rosmarino è forte tanto quanto la lavanda e ancora non so quale azzurro prevarrà nella lingua delle api, quale miele sarà più dolce, ma so che tutto il giardino sarà per sempre in quella luce.
Oggi è venerdì 16 luglio del secondo anno senza Carnevale e questa Cronaca 495 sa di acqua salata, profuma di mirto e di passioni.
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