Dopo
un’altra tempesta tropicale, ecco che sulla città mai più silenziosa è tornato
a splendere il sole. Le cicale hanno ripreso a cantare e tutto quello di cui ho
voglia è prendere il fresco in giardino, guardare il cielo, ascoltare il
mormorio tra alberi e foglie che il vento mi porta con ogni refolo. È dolce il
tempo, è dolce la sera, può essere ancora dolce la vita nonostante tutti i
problemi non risolti o mai affrontati. Ma questo è:
Il momento più bello
della giornata
Fresche
sere d’estate.
Le
finestre aperte.
Le
luci accese.
La
fruttiera colma.
E
il tuo capo sulla mia spalla.
Questi
sono i momenti più felici della giornata.
Insieme
alle prime ore del mattino,
naturalmente.
E quegli attimi
subito
prima di pranzo.
E
il pomeriggio e
Le
prime ore della sera.
Ma
davvero adoro
queste
serate estive.
Ancor
più, mi sa,
di
quegli altri momenti.
Il
lavoro quotidiano finito.
E
nessuno più che ci disturbi, adesso.
Né
mai.
Ci
sono giorni in cui bastano poche parole, come oggi, mercoledì 14 luglio del
secondo anno senza Carnevale che si bea nella poesia di Raymond Carver tratta
da Blu oltremare, traduzione di
Pasquale Sica, Tullio Pironti Editore 1994.
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