giovedì 23 settembre 2021

Cronache dagli anni senza Carnevale/564. Tra fichi, tassi, polpi e cinghiali, quanta bella compagnia!

 



Il tempo sereno corrisponde al nostro stato d’animo ancora rivestito dalle ore d’estate. Quando inizia così sommesso l’autunno ci lascia il tempo di abituarci all’aria fredda del mattino e alla luce più breve. In questi giorni ho letto diverse notizie che riguardano alcuni animali che hanno incrociato le vite degli umani. Ci sono i cinghiali che passeggiano in città, accade a Roma, ma anche in Piemonte e in Liguria, dove pare che la presenza dei cinghiali attiri i lupi. Già l’anno scorso, durante i primi mesi di lockdown avevamo visto animali inusuali aggirarsi per le città deserte, i cervi passeggiare nei paesi innevati. Qui nella città silenziosa si è moltiplicata la presenza degli scoiattoli e anche degli uccellini che, almeno nel mio quartiere, erano drasticamente diminuiti nel corso degli inverni precedenti. Ora, so che la presenza dei cinghiali è sintomo della presenza di rifiuti non gestiti, ma non riesco a non intenerirmi vedendo la capo branco seguita da cuccioli di varie età che le trotterellano dietro con grande convinzione. Ci sono poi altre storie tenere che mi piace ricordare. La prima è la più recente riguarda il tricheco viaggiatore Wally, fotografato in diverse località, che si è fatto una nuotatina dall’Islanda all’Irlanda affondando almeno un paio di barchette dove era salito a riposarsi. Poi non resisto ai video delle balene che si affiancano a subacquei, surfisti e sembra quasi che si fermino a osservare gli umani con la stessa intenzione e intensità che ci mettiamo noi con loro. Ma la storia che più di tutte mi ha davvero intenerito e divertito è quella del tasso Pignoletto che, a causa di una scorpacciata di fichi maturi, è svenuto a causa della glicemia troppo alta. Nel giro di una settimana si è ripreso ed è stato rimesso in libertà e lo immagino tornare a cercare e replicare la beatitudine dell’incontro coi fichi che hanno un profumo meraviglioso e sono proprio buoni in tutti i modi. Col passare degli anni, l’ho già scritto anche di recente, ho drasticamente ridotto il consumo di carne, ho smesso di mangiare il polpo dopo avere letto Oliver Sacks e se non lo avessi già fatto dopo aver visto il film Il mio amico in fondo al mare, avrei smesso comunque. Adesso sto leggendo Altre menti di Peter Godfrey-Smith, sempre dedicato ai cefalopodi, e mi aspettano nella pigna dei libri da leggere anche Pensieri della mosca con la testa storta di Giorgio Vallortigara che ipotizza che i nostri grandi cervelli servano soprattutto per immagazzinare memoria e che anche le menti di animali minuscoli, come appunto le mosche, abbiano attività cognitive e capacità di sentire. Gli studi sulla coscienza umana sono una delle mie passioni e ho letto moltissimi libri: Antonio Damasio, Steven Pinker, Roger Penrose, Daniel Dennett e tanti altri. Ci sono così tante cose da studiare e imparare, e più invecchio più scopro che il mondo e l’universo sono misteriosi e complessi e che ogni libro letto non è che un minuscolo tassello in un mosaico di conoscenza pressoché infinito. Dallo studio della coscienza umana alla fisica quantistica il passo è stato molto breve e poi vogliamo tralasciare le vite degli scienziati e delle scienziate? E cosa stava succedendo nel mondo intanto che loro erano chiusi in laboratorio? Così ho iniziato a leggere sempre più libri di storia del Novecento, il mio secolo, e di storia d’Italia, le biografie di architetti e pittori si sono aggiunte a quelle degli scrittori. E la storia della mia città Milano, ha ripreso vita nei racconti di chi c’era e ha visto, di chi non c’era e ascoltato e ha scritto. Così saltello da un argomento all’altro e, come sempre accade, quello che leggo filtra in quello che scrivo e non c’è niente di più bello al mondo che leggere e scrivere. Insieme a un’altra serie infinita di motivi per cui vale la pena vivere. Per cui finisco questa Cronaca 564 animalesca e coscienziosa e la consegno alla collezione di quelle che l’hanno preceduta e oggi, giovedì 23 settembre del secondo anno senza Carnevale, può proseguire con la lettura delle altre menti che vivono con noi in questo scorcio di tempo e di spazio.

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