Entriamo e usciamo,
varchiamo le soglie delle porte tra i mondi. E da ogni viaggio portiamo
frammenti di ciò che è stato.
Oh mia giovinezza aspra e
curiosa, porto ancora con me le foglie e le pietre che mi hai donato. Mi
ricordo di te, mi ricordo la tua fede e così ancora oggi posso credere che la
memoria sia lo scriba dell’anima.
È vasta l’anima tanto quanto
la memoria e il mio cranio si espande a ogni pensiero. Respirano anche
nell’acqua i pensieri, e tornano con una tristezza occidentale che non placa i
dormienti. I sogni arrivano a soccorrere gli inquieti e strappano all’oceano
della memoria nuove immagini che torneranno. Quanti pesci addormentati sui
fondali, prigionieri delle alghe e della nostra nostalgia. Tutto è mare intorno
e mare dentro, tornerà l'estate anche fuori dal nostro cuore.
Sento le mani respirare dove
la stella marina ha illuminato la stella cadente che l’ha preceduta. In che
lingua conversano le stelle? Riuscirò ad avvicinarmi abbastanza per decifrare
il loro sussurrio?
Ma la stella tace ed è l’aria
che sostiene il mondo a suggerire che è tempo di mutare, di muoverci in quell’eterno
mutamento che chiamiamo vita.
Mentre il fuoco ama le foglie
Tutte le
vostre voci camminano nel
vento, i
vostri volti raddoppiano le nuvole,
chiare su
un lato, nere nell'altro.
Il mare è caduto
nel cielo, tutti gli sguardi
cercano la
terra mentre il fuoco ama
le foglie e
la pagina bianca è un campo
non ancora
arato.
Solo le
parole sono specchio di quel che sentiamo e le due ossa del braccio si separano
e sfiorano l’aria intorno al tuo volto. Ritornano nel loro guscio le mani e l’ombra
decide l’ora del ritorno. Addio, vorrei dirti, ma il tuo grido è ancora intatto
tra le labbra. Così mi siedo e ascolto, ti guardo negli occhi e ascolto i
millenni di parole che non hai detto mai.
Oggi è
lunedì 15 febbraio del secondo anno senza Carnevale dalle cui cure sguscia questa
Cronaca 344. Mentre il fuoco ama le
foglie è una poesia che ho scritto nel tardo pomeriggio quando ero con
persone speciali che hanno toccato la terra e l’acqua è subito sgorgata.
Nessun commento:
Posta un commento