Sì, quella libreria non è stata soltanto un rifugio, ma una tappa nella mia vita. Spesso restavo lì fino all'ora della chiusura. C'era una sedia vicino allo scaffale, o piuttosto un alto sgabello, mi sedevo e sfogliavo i libri e gli album illustrati. Mi chiedevo se si accorgessero della mia presenza. In capo a qualche giorno, senza smettere di leggere, mi diceva una frase, sempre la stessa: "Allora, la sta trovando la sua felicità?" Molto tempo dopo, qualcuno mi ha assicurato che l'unica cosa impossibile da ricordare è il timbro delle voci. Eppure, ancora oggi, durante le mie notti insonni, sento spesso la voce dall'accento parigino - quello delle strade in salita - dirmi: "Allora, la sta trovando la sua felicità?"
Una frase che conserva ancora oggi tutta la sua gentilezza e il suo mistero.
Patrick Modiano
Nel caffè della gioventù perduta
traduzione di Irene Babboni
Einaudi 2010
2 settimane fa
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