giovedì 6 dicembre 2012

Canzone dell'io vivente


Chiudi gli occhi, contempla
il paesaggio dietro le palpebre.
Cosa vedi?
Gorghi di luce,
il sangue versato in piena,
scintille di nomi sparsi
da tempia a tempia, da fronte a occipite;
e quello che chiami il centro
è un confine concavo e bianco,
deserto di rose spente,
sfiorisce lento nel tempo.

Tu che nomini me, e vorresti
disfarmi in un più vasto sguardo,
di chi parli? Dove mi senti?
Non abito i tuoi sentieri;
lì, dove ti accechi,
io sono, forma vivente.

Guardami, non nascondermi
dentro i veli a brandelli,
guardami, non confondermi
col sonno degli occhi aperti,
guardami oltre gli specchi
che oscurano la tua fronte,
oltre il mio volto assente;
e poi, se lo vuoi, dissolvimi...

Danilo Bramati
Idioti nell'ombra
Atì editore 2010

Nessun commento: