giovedì 1 dicembre 2016

Raccontare storie, vivere e crescere - e cambiare

Raccontare storie ai bambini, cioè aiutarli a crescere, aiutarli a imparare a vivere.
Vivere, crescere. Non: sopravvivere; non trascinarsi; non: adeguarsi all'esserci consentendo comunque. Vivere e crescere - e cambiare, quindi. Magari guardando e prendendo in mano il Qui, per progettare un Altrove che non si trovi altrove ma sia qui, che sia il Qui trasformato. Allora però è necessario che dietro il raccontare, prima del raccontare, ci sia qualcosa di enorme, come il senso stesso della propria esistenza. Una passione vera, almeno, che muova e accompagni - che perseguiti, forse; che non lasci respiro al respiro affannoso, all'arrancare, e che aliti invece il proprio respiro ampio. Si può chiamare amore, dolore, Dio - ognuno ha la propria storia -: non è il nome che conta, quel che è essenziale e che la rivelazione ci sia e sia mantenuta viva e alimentata: con passione, con disponibilità a stupirsi e a rinnovare lo stupore. 

Giuseppe Pontremoli
Elogio delle azioni spregevoli
l'ancora del Mediterraneo 2004



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