lunedì 27 giugno 2016

prendi un cielo e un albero grande come sono al solstizio d’estate

Ricetta estiva


A volte si procede tranquilli, sereni
e si arriva in un vicolo cieco;
camminando in modo armonioso
si mettono i piedi in un punto che fa eccezione
come quello di non ritorno.
Ed ecco che appaiono angoscia e sconforto,
si allargano attorno, minacciano.
Ma tu fa così: prendi un cielo e un albero grande
come sono al solstizio d’estate,
perché la chioma folta permetta che tu conti,
una ad una, le sue foglie;
perché il cielo di quei giorni,
che resta azzurro a lungo,
ti lasci il tempo per guardarti attorno
cosa per cosa, spazio per spazio,
tutto quello che c’è.
L’inverno scolpisce attento i profili,
chiarisce dove stai tu e cosa sta attorno.
Poi arriva, senza invito, l’estate
non ci pensa, occupa tutto, ride, ride e ti chiede
da che parte va visto il contorno.

Annalisa Manstretta
Gli ospiti delle stagioni
Atì editore 2015

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