giovedì 2 giugno 2016

e il cielo stesso dispone le nuvole perpendicolari a me, tanto da incastonarmi nel suo ordine

Lettere

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Sto su un tetto obliquo di lamiera verde,
in pieno sole; potrei scivolare
ma il cuneo del sole mi inchioda
e il cielo stesso dispone le nuvole perpendicolari a me,
tanto da incastonarmi nel suo ordine, e sono come un idolo
di oro verde, con un occhio più grande dell’altro
e un orecchio lungo — quelli che mi concepirono
erano asimmetrici — sto sul tetto inclinato
e ricordo la striscia obliqua dei capelli
sulla tua fronte, l’intera tua natura obliqua
in rapporto all’universo e a me,
l’angolo del tuo corpo che indicava un punto cardinale misterioso
— e dico che non ti amo.

Nina Cassian
C'è modo e modo di sparire
Poesie 1945-2007
traduzione di Anita Natascia Bernacchia e Ottavio Fatica
Adelphi 2013

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