a Ida Porena
Per la notte che cade
troppo tardi
per il cielo che rivela
i crinali:
il monte nella sabbia,
la città disadorna
nel grigio calore
dell'estate
per questa paura
dovuta solo alla luce
al rame della pentola,
al cibo che scenderà nel petto.
Occorrerà capire cosa
insegni la pena
che basta un gesto a
scansare
il brivido che ogni
giorno posiamo di lato
non sapendo se annunci
o stringa il respiro di
altre vite.
Dalla cucina, come nelle
notti di neve
dovremo seguire ogni
chiarore
fermarci dove si addensa
fino a tessere il grumo
dove svaniamo senza un volto
dove perfino chi ci
amava
– giustamente -
indietreggia.
Antonella Anedda
Notti di pace occidentale
Donzelli editore 1999
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