Perdere e ritrovare la fede nella narrativa?
Accade anche agli scrittori. Ecco uno stralcio da un articolo di
Ian McEwan su Repubblica di oggi.
"Ho un ricordo di quand'ero bambino, nel quale accarezzo un dettaglio in
un romanzo. Ricordare il momento è un altro modo di ritrovare la fede nella
narrativa. Fu un' esperienza ipnotica, che ha avuto delle conseguenze per tutta
la vita, perché mi mostrò come il mondo fattuale e quello narrativo possono
penetrarsi l'un l' altro. Avevo tredici anni, ero solo nella biblioteca
scolastica, incantato da Messaggero d' amore, il romanzo di L. P. Hartley. Il
suo protagonista, Leo, di famiglia povera, trascorre l'estate del 1900 in
vacanza con un compagno di scuola la cui famiglia possiede una grande villa in
campagna. Il cuore della vicenda, naturalmente, è il ruolo di Leo come
messaggero in una storia d' amore clandestina. Ma ciò che mi attrasse fu
l'ondata di calore di quel mese di luglio, e l'attrazione di quel ragazzino per
il termometro della serra e come potesse raggiungere i 100 gradi Fahrenheit. Un
giorno arriva alla villa una copia del settimanale satirico, Punch, dove una
vignetta mostra "Il signor Punch sotto l' ombrello si asciuga la fronte,
mentre il cane Toby, con la lingua di fuori, si affloscia dietro di lui".
Ricordo di aver messo da parte il libro, con mossa ispirata, e di avere
attraversato la biblioteca per andare a cercare lo scaffale dove erano riposte
le vecchie copie rilegate di Punch, di aver tirato giù il volume del 1900
cercando il mese di luglio. Ed eccoli lì, il cane sovraccaldato, l'ombrello e
il signor Punch che si preme un fazzoletto sulla fronte! Era vero. Ero rapito,
esultante per il potere di qualcosa al tempo stesso immaginato e reale. E per
un attimo, provai una singolare tristezza, la nostalgia per un mondo dal quale
ero escluso. Per un momento, ero stato Leo, avevo visto ciò che lui aveva
visto, poi mi trovai di nuovo nel 1962 ed ero in collegio, e non c'erano
amanti tra cui fare la spola, nessuna ondata di calore, e non restava che
questo, una rivista ingiallita. Allora non potevo capirlo così, ma avevo visto
come il realismo può essere potenziato da ciò che accade davvero. Venti anni
dopo, l'ho sperimentato personalmente. Cose che non sono mai accadute possono
mescolarsi con cose successe, una creatura immaginaria può prendere per mano la
realtà in carne ed ossa, può vivere in casa tua, come il mio Henry fece una
volta, può leggere tutto ciò che hai letto e perfino fare l' amore con tua
moglie. L'ateo può riposare con il credente, l'enciclopedia con la poesia. Tutto
ciò che hai assorbito e di cui ti sei stupito nei mesi privi di fede (la
scienza, la matematica, la storia, la legge e tutto il resto) puoi portarlo con
te e usarlo quando torni nuovamente all'unica vera fede".
2 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento