J.B. Il punto di vista è sempre stato un problema per i romanzieri. "Cosa importa chi parla?" chiedeva Beckett, ma è una domanda a cui davvero non è facile rispondere. Scrivo in prima persona perché mi sembra il modo più naturale. Quello che io posso vedere è la parte esteriore del mondo, ovviamente delle cose posso conoscere solo la superficie, persone comprese; d'altro canto, posso conoscere me stesso solo da ciò che avviene nella mia testa.
Alberto Garlini
dialogo con John Banville
L'arte di raccontare
Alberto Garlini - Caterina Bonvicini
Nottetempo 2015
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