La parola
dei maestri coincide almeno in un punto con quella dei poeti: nell’effetto di
illuminazione, di evidenza, che essa suggerisce e produce. Accanto alla
questione dell’esemplarità, la poeticità della parola dei maestri – e l’ascolto
“fluttuante”, il transfert che in questo modo richiama e produce – ha un
effetto insieme traumatico e di beatitudine, di sensazione terribile e di
sorriso della mente (come lo choc di riconoscere la “parola giusta” in una
poesia).
Come la poesia, la parola dei maestri “crea di continuo delle
sinonimie anche con parole che non c’entrano l’una con l’altra, finché i
contrari diventano la stessa cosa”.
I maestri allargano il campo della sinonimia,
trasformano le contraddizioni in sinonimi,
cioè in evidenze.
Beppe Sebaste
Il libro dei maestri
Porte senza porta rewind
luca sossella editore 2010
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