Del resto, quelli che chiamiamo abitualmente amici e amicizie, sono soltanto dimestichezze e familiarità annodate per qualche circostanza o vantaggio, per mezzo di cui le nostre anime si tengono insieme. Nell'amicizia di cui parlo, esse si mescolano e si confondono l’una nell'altra con un connubio così totale da cancellare e non ritrovar più la commessura che le ha unite. Se mi si chiede di dire perché l’amavo, sento che questo non si può esprimere che rispondendo: «Perché era lui; perché ero io».
C’è, al di là di tutto il mio discorso, e di tutto ciò che posso dirne in particolare, non so qual forza inesplicabile e fatale, mediatrice di questa unione.
Ci cercavamo prima di esserci visti e per quel che sentivamo dire l’uno dell’altro, il che produceva sulla nostra sensibilità un effetto maggiore di quel che produca secondo ragione quello che si sente dire, credo per qualche volontà celeste: ci abbracciavamo attraverso i nostri nomi.
Michel de Montaigne
Saggi
Capitolo I, libro XXVIII
traduzione di Fausta Garavini
note di André Tournon
testo francese a fronte a cura di André Tournon
Bompiani 2012
De l'Amitié
Au demeurant, ce que nous appelons ordinairement amis et amitiés, ce ne sont qu’accointances et familiarités nouées par quelque occasion ou commodité, par le moyen de laquelle nos âmes s’entretiennent. En l’amitié de quoi je parle, elles se mêlent et confondent l’une en l’autre, d’un mélange si universel qu’elles effacent et ne retrouvent plus la couture qui les a jointes. Si on me presse de dire pourquoi je l’aimais, je sens que cela ne se peut exprimer qu’ene répondant «parce que c’était lui; parce que c’était moi».
Il y a au delà de tout mon discours, et de ce que j’en puis dire particulièrement,a ne sais quelle force inexplicable et fatale médiatrice de cette union. Nous nous cherchions
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