Elenco. Memoria
- La notte, da piccola, nel letto della casa di Castagneto e Vittorio nel letto accanto. Il mio posto nel mondo, quello che pensavo che fosse. Il freddo delle lenzuola umide, il caldo della brace: insieme.
- Che il tempo non esiste. Siamo tutti al mondo allo stesso momento, nel passato nel presente e nel futuro.
- Che è inutile spiegare questa cosa. Qualcuno la sa, qualcun altro non può ed è inutile.
- Le regole della salute: dormire almeno sei ore, avere rispetto del corpo, curarlo. Dedicare dieci minuti al giorno ad ascoltarlo e capire cosa chiede. Fare esercizio, camminare. Non usare farmaci se non è assolutamente necessario. Se non è. Assolutamente. Necessario.
- Chiamare la nonna. Scriverle qualche riga ogni giorno e inviarle una lettera ogni settimana.
- Il potere della musica. Lhasa de Sela, la sua voce.
- Il potere della lettura. Un libro, ovunque con me, sempre.
- Il potere delle favole. Non abbandonare il progetto di tradurre le fiabe raccolte nel mondo. Non rinunciare. Insistere anche quando sembra così faticoso. Doloroso.
- Todo cuadra. Questa formula, tutto è al suo posto. Ma non si può tanto tradurre. Tutto è proprio come deve essere. Non c’è da ostinarsi a spostare i pezzi. Bisogna solo osservarli muovere, vedere dove vanno. Questo siamo: spettatori attivi nel teatro dell’universo. È uno spettacolo, realmente, la vita. Todo cuadra.
- L’amore è fragile. È una cosa talmente magica che bisogna starci molto attenti. A come si dicono le cose. Svanisce, altrimenti: va via. Deve rimanere nel bello. Vive di sorrisi. Handle with care, con cura. Controllare le proprie ossessioni, non fare scenate di gelosia inutili. Non metterlo alla prova, soprattutto. Mai.
- Parole tranello. Capriccio. Colpa. Regola. Pericolo. Non giocare con queste parole. Quando sembra che gli altri conoscano le regole del gioco e tu no. Quando vogliono farti pensare che sei inadeguata, e alla fine davvero lo pensi. Quando vogliono farti dire che sei stata una bambina viziata, che hai giocato col fuoco. Che la colpa è tua. La colpa. È tua. Che non sei stata prudente, non hai visto il pericolo. Egoista, cieca. Bisognava sopportare. Non giocare con queste parole. Non toccarle. Sono trappole mortali.
- Quando sono scesa da Barnes&Noble, in libreria, a cercare una guida di New York. 11 settembre 2001. Gli sguardi delle persone attorno a me che si affacciavano per strada a vedere il fumo e dicevano un incendio, forse. La storia non la capisci mai mentre accade. È raro. Anche Vera, la mamma di David, mi diceva di quando furono portati nei campi: non lo capisci subito, è raro. La storia grande è uno spostamento piccolo nella tua vita. È la storia piccola della tua vita a essere grande.
questa lista della memoria è di Irina Lucidi, una donna fuori dal comune, il libro che racconta la sua storia è di
Conchita De Gregorio
Mi sa che fuori è primavera
Feltrinelli 2015
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