Scriveva al buio
A Ryszard Krynicki
Quand'era a Stoccolma
Nelly Sachs lavorava
di notte a luce spenta
per non svegliare la madre malata
Scriveva al buio.
La disperazione le dettava parole
pesanti come la scia di una cometa.
Scriveva al buio,
in un silenzio rotto soltanto
dai sospiri del pendolo.
Persino le lettere erano assonnate,
la loro testa ricadeva sul foglio.
E il buio scriveva
reggendo in mano quella donna
attempata come una penna stilografica.
La notte poi si impietosiva,
sulla città cresceva la grigia prigione dell’alba,
l’aurora dalle dita rosate.
Quando si addormentava,
si svegliavano i merli
e non vi erano pause
nella tristezza e nel canto.
Adam Zagajewski
Dalla vita degli oggetti
a cura di Krystyna Jaworska
Adelphi 2012
2 settimane fa
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