Cominciamo col chiarire la vecchia confusione tra chi ama apprendere e chi invece ama leggere, sottolineando che non esiste alcuna relazione fra i due. Un uomo colto è un tipo sedentario, un entusiasta assorto e solitario che cerca di scoprire attraverso i libri un granello di verità che gli sia particolarmente a cuore. Quando lo prende la passione della lettura, il sapere da lui conquistato vacilla e gli svanisce fra le dita. D’altro canto, un autentico lettore deve tenere a bada sin dall'inizio il suo desiderio di apprendere: se la conoscenza si impone a lui tanto meglio, ma mettersi alla sua ricerca, magari per leggere secondo un sistema, o per diventare uno specialista e un’autorità in materia ha forti possibilità di uccidere quella che a noi piace considerare la più nobile passione per la lettura pura e disinteressata. Detto questo, possiamo facilmente tracciare un ritratto benevolo del topo di biblioteca senza trattenerci dal ridere un po’ alle sue spalle. Proviamo a immaginare una figura pallida e delicata in vestaglia, persa in rimuginazioni, incapace di alzare un bollitore dal fuoco o di rivolgersi a una signora senza arrossire; uno che non sa le notizie del giorno, per quanto sia informatissimo sui cataloghi delle librerie dell’usato nei cui oscuri paraggi trascorre le ore in cui il sole è alto: è indubbiamente un tipo gradevole nella sua burbera semplicità, ma per nulla somigliante all'altro al quale vogliamo rivolgere la nostra attenzione. Perché il vero lettore è giovane nella sua essenza. È una persona d’intensa curiosità, piena d’idee, aperta e comunicativa, per la quale leggere ha più il carattere di un vigoroso esercizio all'aria aperta che non quello di studiare al chiuso; egli va avanti per la sua strada, s’arrampica sempre più in alto su per le colline ché l’aria non diventa troppo sottile anche solo per respirare; leggere per lui non è affatto una ricerca da svolgere a tavolino
Virginia Woolf
Voltando pagina
Saggi 1904-1941
a cura di Liliana Rampello
Il Saggiatore 2011
Virginia Woolf
Voltando pagina
Saggi 1904-1941
a cura di Liliana Rampello
Il Saggiatore 2011
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