Ringraziamento per un quadro
Come potrò uguagliare il pittore
dilettante Fiorello Poli che
fece la «Mietitura del ’44»
nei miei campi, vivendo da sfollato
in casa del mezzadro e alternando
deschetto e tavolozza, se il verde
delle piante, il giallo del frumento,
l’azzurro delle colline lontane
e del cielo, il rosso e il viola di due
donne, una chinata a mietere
l’altra dritta a stringere un mannello
e assorta in un pensiero improvviso,
non saranno mai più quali furono?
Era un giorno bellissimo e gli stavo
vicino: il suo tocco quietava
la mia angoscia
come ascoltassi il battito d’un cuore
che la luce d’estate lenta a spegnersi
nutriva del suo fuoco, della sua
verità: avrei dovuto allora
umilmente seguirne la pazienza
nel descrivere il volgere del tempo
a un ardore più temperato, a un
primo fresco della sera.
Oggi di quel trapasso raggiante
mi parlano le ombre proiettate
dagli olmi sulle stoppie e sulla messe
rimasta intatta per metà del campo
ormai illuminato dal sole per sempre.
Attilio Bertolucci
Viaggio d’invernoGarzanti 1971
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