Non ho bisogno di voltarmi indietro
né di quella fresca aria di vetro
che scontorna le mie immaginazioni
per vedere l’albero che diventa
il nulla e la strada farsi
vuoto anziché sostegno ai miei
passi. Non ho bisogno di farlo
ancora perché già troppe volte
mi sono girata e adesso ho
imparato che solo la parola
tiene il mio passo e non ho
bisogno, non più, di guardare
dove va perché abito a ogni
ora il regno della mia immaginazione
e trasformo la foglia caduta
in un fiore appena sbocciato,
la pioggia lieve di questo autunno,
nel sole fendente di un’estate
che mai più sarà. Tengo gli
occhi chiusi e solo la tua voce
conosce la strada per varcare
il mio cancello.
Elena Petrassi
Scrivere il vento
prima poesia della sezione
Resistere alla luce
Atì editore 2016
2 settimane fa
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