Dicono sia certo il moto
costante dei fotoni: particelle
elementari, onde elettromagnetiche
che interagiscono con la retina
dell’occhio e da viaggiatori
instancabili quali sono non
si fermano, né rallentano, mai.
È vero dicono quelli che hanno
capito, nessuno ha mai tenuto
un raggio di luce fermo sul
palmo della mano. Nessuno?
Io so che a volte accade
quando anziché impugnare
la penna ti fermi a guardare
la luce che attraversa le cose
e la fermi in fili come un abile
tessitore. Io guardo, non vicina,
il poeta e la luce e non distinguo
più quale sia la tua mano e
quali le sue dita splendenti.
Elena Petrassi
Scrivere il vento
prima poesia della sezione
Teoria delle stelle
Atì editore 2016
2 settimane fa
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