Scrivere è cercare la calma, e qualche volta trovarla. È tornare a casa. Lo stesso che leggere. Chi scrive e legge realmente, cioè solo per sé, rientra a casa; sta bene. Chi non scrive o non legge mai, o solo su comando - per ragioni pratiche - è sempre fuori casa, anche se ne ha molte. È un povero, e rende la vita più povera.
(frammento di un'intervista del 1977 in appendice)
Anna Maria Ortese
L'iguana
Adelphi 1986
2 settimane fa
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