sabato 11 luglio 2015

e il naufragar m'è dolce in questo mare

Ci incontrammo in un sogno

circa quarant’anni fa là sul tuo 
ermo colle sui contrafforti dietro

Recanati con la siepe che esclude
la vista dell’orizzonte mi istru- 

isti in morale e parlammo dei
grandi morti Plotino e Copernico

e altri ancora poi venne un terzo che
voleva unirsi a noi lo accogliemmo

prontamente poiché parlava di amore e 
desiderio e di un uomo che divenne una 

città molto conversammo insieme in
sogno nel corso di molte notti ma alla

fine pensammo solo al nulla
l’infinito nulla parlando del

naufragar in questo mare del dolce
affondare sotto le grandi cascate

del fiume del naufragare nell’a- 
more oltre ogni terrestre amore.

(Detesto quelli che vogliono raccontarmi i loro sogni. Ma questo sogno fu così appassionante, con la sorpresa del riconoscimento, e lo strano incontro di personaggi, anche se entrambi poeti, che non ho potuto resistere a riferirlo. Riconobbi Leopardi perché c'è un suo ritratto nella mia edizione, e ricordavo anche il suo aspetto dai giorni che raccoglievo francobolli da ragazzo. E naturalmente William Carlos Williams lo frequentai per quarant'anni. Leopardi parlò inglese: comunque, sapeva leggerlo. A volte nei sogni i discorsi possono essere lucidissimi, ma con me svaniscono quasi subito al risveglio. Ebbi solo dopo l'impressione che avevamo discusso questioni molto profonde.)

James Laughlin
Scorciatoie
poesie 1945-1997
Mondadori Oscar poesia 2003


We met in a dream


some forty years ago there on your
ermo colle in the hills behind Rec-

anati with its hedgerow cutting off
the view of the orizon you instruct-

ed me in morality and we talked of the
great dead of Plotinus and Copernicus

and of many another then came a third
who sought to join us and we welcomed

him readily for the spoke of love and
of desire and of a man who became a

city much we conversed together in 
dreams through many nights but in

the end we tought only of the no-
thingness of the infinite nothing-

ness parlando del naufragar in questo
mare of sweet drowning under the great

falls of the river of drowning in the
love thai is beyond all earthly love.


(I hate people who want to tell me their dreams. But this dream was so compelling, with its shocks of recognition, and the strange meeting of characters - though both were poets - that I couldn't resist telling it. I knew it was Leopardi because there is a portrait of him in my edition. And I even remember how he looked from my stamp-collecting days as a boy. And William Carlos Williams, of course, I had know for forty years. Leopardi spoke in English. Well, he could read it. Discourse in dreams can sometimes be very lucid, but with me it fades almost instantly on waking. I had only the sense after I awoke that very profound matters had been discussed.)

Poems new and selected
New Directions Publishing 1997



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