Qualche volta durante una passeggiata per i campi
oppure in un bosco verde e solitario,
odi brandelli di voci, forse invocazioni;
non vuoi credergli e affretti il passo,
e quelle ti seguono da presso
come animali addomesticati.
Non vuoi credergli ma poi
in una affollata strada di una grande città,
ti rincresce l’essere stato disubbidiente
e provi a rammentare
le sillabe, i suoni e gli intervalli tra loro.
Ma è già troppo tardi
e non potrai mai più dimostrare
chi ha cantato, quale musica
e qual’era in essa il richiamo.
Adam Zagajewski
traduzione di Lorenzo Pompeo
dalla rivista “Zeszyty Literackie” , 1993
pubblicato sul sito poesiainrete
2 settimane fa
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