sabato 4 giugno 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/818. Io voglio ricordare quel bacio con cui tu mi baciavi in Islanda

 

 


In questo lento arrivo dell’estate, intervallato da piogge e ripensamenti, ho gironzolato per i Navigli con il nipote Marco e sono tornata a pranzare, dopo qualche anno, all’Osteria del Binari che non ha perso una virgola del suo fascino inizio Novecento. Dopo un’eccellente cotoletta alla milanese, beatamente spaparanzati sotto il pergolato del giardino estivo, siamo andati a gironzolare al Libraccio di via Corsico; prima tra i i libri d’arte e teatro e poi nel negozio piccolo dove vendono tutto a 2 euro. Ho non ho potuto fare a meno di pensare alla fatica improba che ogni libro costa al suo autore e alla fine ingloriosa di essere messo in vendita a 2 euro. Si trovano sempre anche libri di autori bravi e noti, mescolati a libri improbabili che pure, ai loro tempi, avevano avuto un certo successo. Mi sono chiesta allora, per l’ennesima volta, quale demone tenga inchiodate alcune persone, qualche centinaia di migliaia da che esiste la scrittura, a uno scrittoio, come se la scrittura fosse la cosa più importante della vita. Ma la questione è che per i bacati che amano scrivere più di ogni altra cosa al mondo, nessun’altra cosa al mondo vale quanto la scrittura, lo scrivere libri, ancor meglio se poi si riesca a pubblicarli. Borges aveva una fede cieca e assoluta nella scrittura e questo suo amore è stato largamente ricambiato. Lui è riuscita a mescolare storie impossibili con profili di gente incredibile e da questi strani miscugli ne è sempre scaturita grande poesia.

 

GUNNAR THORGILSSON

(1816-1879)

La memoria del tempo

è gremita di spade e di vascelli

e polvere di imperi

e mormorio di esametri

e alti cavalli pronti per la guerra

e caos di grida e Shakespeare.

Io voglio ricordare quel bacio

con cui tu mi baciavi in Islanda.

 

 

Di cosa altro abbiamo bisogno in una giornata come questa? Di nulla e così prendiamo commiato per andare avanti a leggere Storia della notte di J.L. Borges. Oggi è sabato 4 giugno del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra e questa Cronaca 818 ricorda Shakespeare e i baci di Giulietta.

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