Ha portato il vento di lontano
l'annuncio d'un primaverile canto,
luminoso e profondo, chissà dove,
s'è spalancato un brandello di cielo.
In quell'azzurro smisurato,
fra gli albori della vicina primavera,
gemevano le bufere invernali,
si libravano i sogni delle stelle.
Timide, cupe, profonde
le mie corde piangevano.
Ha portato il vento di lontano
le tue canzoni squillanti.
Alexandr Blok
in Poeti russi nella rivoluzione
a cura di Bruno Carnevali
Newton Compton 1971
un frammento di questa poesia l'avevo già postato il 15/11/2011 attribuendolo a Pasternak perché così mi sembrava mi avesse detto Antonella Anedda, ma ero in errore. Così ho deciso di copiare la poesia integralmente adesso che sono riuscita a procurarmi il volume.
2 settimane fa
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