venerdì 13 dicembre 2013

Un romanzo è uno specchio lungo il cammino

Si è detto che I detective selvaggi potrebbe essere letto come un insieme di racconti autonomi. Di fatto, proprio da lì è nato un nuovo racconto indipendente: Amuleto. Il tua sarebbe, pertanto, "il genere di romanzo che Borges avrebbe accettato di scrivere". Che ne pensi?

"È molto generoso da parte di Ignacio Echevarría, che fu colui che fece il commento. Per me Borges è senza dubbio il più grande scrittore di lingua spagnola del XX secolo, lo scrittore completo. Un gran poeta, un gran prosatore, un grande saggista, è perfetto. Borges è un mostro sacro. Borges è Borges. Voglio però puntualizzare che I detective selvaggi non è un insieme di storie: è un romanzo, ed è un romanzo con una struttura difficilissima e un'unità tremenda. Che da lì scaturisca una storia, non ha nulla a che vedere con l'unità del romanzo. Un romanzo, come dice Stendhal, è uno specchio lungo il cammino, sono storie che passano lungo questa passeggiata per il sentiero. 

Alla ricerca del tempo perduto non è altro che una successione di piccole storie. Tuttavia, Alla ricerca del tempo perduto è un romanzo con una solida struttura. Ogni cambiamento, dal momento in cui metti il punto e a capo in un romanzo, in un modo o nell'altro ti pone di fronte a una nuova storia. È come il flusso e il riflusso del mare. Ogni volta che c'è un punto a capo, la storia deve prendere un nuovo respiro. Devono apparire nuovi personaggi o una situazione nuova. Almeno un bar diverso. Questo fa sì che una storia sia una concatenazione di piccole storie. Ma tutto nella vita reale è una concatenazione. Il corpo non è altro che un'accumulazione di piccole storie, molecole, atomi, che nel congiungersi lo creano. A ogni modo, una cosa è un racconto e altra cosa un romanzo. In un romanzo può entrarci di tutto, sì. Però un romanzo è un romanzo, ha delle regole: in un romanzo una storia che sia totalmente separata, come in un corpo, o si tramuta in un cancro che hai dentro, o si trasforma in qualcosa che esce, come un figlio, però nei miei romanzi, non esce niente, tutto è assolutamente coeso. 


Roberto Bolaño 

frammenti di un'intervista
Repubblica martedì 15 ottobre 2013

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