domenica 1 dicembre 2013

Seduta nella fredda stanza di pietra sceglievo parole forti, granito, selce

Demetra

Dove vivevo: inverno e terra dura.
Seduta nella fredda stanza di pietra
sceglievo parole forti, granito, selce,

per spezzare il ghiaccio. Il mio cuore spezzato,
provai con quello, ma sfiorò,
piatto, il lago gelato.

Veniva da molto, molto lontano,
ma alla fine la vidi, mia figlia,
la mia bambina, camminava lungo i campi,

a piedi nudi, a casa di sua madre
portava tutti i fiori di primavera. Giuro
che l'aria si fece dolce e tiepida al suo passaggio,

sorrise il cielo azzurro, senza posa alcuna,
con la piccola bocca timida della nuova luna.

Carol Ann Duffy
Traduzione di Giorgia Sensi e Andrea Sirotti



Where I lived – winter and hard earth. 
I sat in my cold stone room
choosing tough words, granite, flint,

to break the ice. My broken heart – 
I tried that, but it skimmed, 
flat, over the frozen lake.

She came from a long, long way,
but I saw her at last, walking,
my daughter, my girl, across the fields,

in bare feet, bringing all spring’s flowers
to her mother’s house. I swear
the air softened and warmed as she moved,

the blue sky smiling, none too soon
with the small shy mouth of a new moon

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