lunedì 29 giugno 2020

Cronache dall’anno senza Carnevale/113: dove le onde ripetono il nostro nome


Il lento cadere dei giorni segue la rotazione delle stelle. Mai ritorneremo sotto lo stesso cielo, mai rivedremo la stessa alba dietro il crinale delle nuvole.

 

Questa lentezza è una conquista di sillabe e singhiozzi, la resa di un sistema solare che si arrende al pensiero della luna.

 

Questa spiaggia è tutte le spiagge, ogni onda è gemella di tutte le onde. Cosa cambia allora? Dove sta la differenza?

 

Vorrei avere una risposta – dice Odisseo – ma il lungo viaggio mi ha insegnato soprattutto a pormi domande nuove. Altro non so fare.

 

Davanti a noi non siede il vecchio guerriero che ha solcato i mari per venti anni prima di tornare nella sua Itaca. È ancora il volto di Ulisse l’astuto che ci guarda, come se non sapesse nulla delle peripezie, degli amori, dei lutti che lo stavano aspettando.

 

Mi piace questa spiaggia, sembra di approdare a un’isola, sono lieto di avere accettato il vostro invito e mi fermerò qualche giorno.

 

Una delle tre sorelle gli offre ospitalità e tutti e quattro insieme si incamminano verso la loro casa.

 

Questa sera – grida la più piccola – questa sera venite tutti da noi. Festeggeremo il nostro ospite e il tuo compleanno!

 

Ho sempre adorato festeggiare il giorno del mio compleanno, anche adesso che non sono più giovane, anche adesso che pensavo che la vita non avrebbe più avuto grandi sorprese da svelarmi.

 

Le cose accadono, gli amori nascono, Odisseo è venuto alla mia spiaggia, le sorelle Bronte scrivono in riva al mare. Qui non sono mai sola, chiamati o non chiamati gli dèi sono arrivati sino a me.

 

Non tutti possono fare avanti e indietro tra questa terra dell’immaginazione e la città silenziosa come faccio io, ma chi può mi accompagna e resta con me anche nella terra desolata che abitiamo.

 

Ma oggi è il giorno del mio compleanno, tutto il creato festeggia con noi.

 

 

 

per il giorno del mio compleanno

 

Le cicale e le rondini, il cielo azzurro,
la menta selvatica e l’oleandro
per il giorno del mio compleanno
il mare sale sullo sfondo e cerca
di afferrare le nuvole, il vento
di maestrale si insinua nel
ricordo, tutti gli istanti cadono
nell’unico momento dove
il tempo è solo un luogo
dove siamo già stati e
le onde ripetono ancora
il nostro nome.


Questa poesia l’ho scritta un paio di anni fa. Ci sono sempre cose che restano con noi nell’eterno presente del momento pienamente vissuto.

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