sabato 19 marzo 2022

Cronache dagli anni senza Carnevale/741. Ma restare è come partire…

 

 


 

Viaggiare è la cosa che più mi è mancata in questi anni, viaggiare con in mente una vaga idea della meta e una ancor più vaga idea del percorso. Tutti i viaggi che ho fatto e che farò sono viaggi della memoria e del sentimento e allora mi affido a viaggio poetico di Kate Clanchy.

 

 

Viaggiare

 

(alla maniera di Gösta Ågren)

 

Se dovessi andare a Samarcanda

magari troveresti Sherazade

in mille riproduzioni,

vestita di lustrini, come souvenir,

e le cupole dorate di Al-al-Din

ricoperte di segnali turistici sovietici

e ossidate, su un cielo metallico.

 

Ma restare è come partire.

Da qui si stendono i campi

dell’Oxfordshire

già del colore di una sovrana d’oro.

E quando il fieno è raccolto in balle

che sembrano ruote, e l’occhio corre

dai solchi scuri dei trattori all’orizzonte

nudo dell’autunno,

là brucerà là Samarcanda

 

e Samarcanda, e Samarcanda.

 

 

Andrò a Samarcanda quando si potrà ricominciare a viaggiare. Sarà un sogno e sarà reale. Lo prometto a questa Cronaca 741 di sabato 19 marzo del terzo anno senza Carnevale e del primo anno di guerra. La poesia è tra da Poesia 193 Aprile 2005 e dal libro di Kate Clanchy  Dall’Oxfordshire a Samarcanda, Crocetti Editore 2005

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