Il rito della sera è sfregare
una foglia di menta tra le
dita e guardare le stelle
staccarsi dalle cime degli
ulivi, sciamare oltre le
querce e occupare il
punto esatto della costellazione
perchè occhi umani possano
dirne il nome vero per placare
l’oscurità che viene. Fuori è la
dispersione, il tronco reciso,
dietro l’angolo della casa
ancora mi aspetta il brivido
senza filiera, l’aratro sul
fianco della selce e il buio,
il buio senza nome.
Dal mio secondo libro Sillabario della Luce, un'altra poesia
Elena Petrassi: Una città è un sogno di cemento e pietra sognato da centinaia di anni: io sono il sogno. Milano parla, io racconto Milano e il mondo visto e immaginato da questo sogno. Raccolgo frammenti dal mondo e dai libri e li trascrivo.
mercoledì 27 ottobre 2010
giovedì 21 ottobre 2010
Il calvario della rosa
La stessa riva
Siamo rimasti fermi
sulla stessa riva, guardando
direzioni opposte tra la fine
e l’inizio della luce, accecati
intenti, pronti a riconoscere
il calvario della rosa
che fiorirà in novembre.
Questa è la poesia che dà il titolo al mio primo libro
Elena Petrassi
Il calvario della rosa
Moretti&Vitali 2004